La tomba dei giganti con il corridoio funerario interno più lungo di tutta la Sardegna? La tomba 1 di Goronna, a Paulilatino!
Il corridoio funerario interno misura infatti ben 17,78 mt in lunghezza ed è largo 1,30 mt e alto 1,40 mt. Anche il corpo tombale è di conseguenza lunghissimo: ben 24,60 mt (il corpo tombale più lungo in Sardegna dovrebbe essere invece la tomba di Li Lolghi ad Arzachena, che misura 27 metri).
Arrivarci non è facile, abbiamo faticato non poco, sia perché non conoscevamo i giusti sentieri da prendere ma soprattutto per la folta vegetazione che ci ha costretto a continue deviazioni rispetto alla direzione principale. La fatica, come spesso capita in questi luoghi poco accessibili, viene ricompensata dalla bellezza di Goronna. Come in molti siti nuragici e prenuragici, l’ambiente è uno di quelli “senza tempo”: il sito si trova su un’altura come detto circondata da una vegetazione intricata, lontano dalla “civilità”, in cui è possibile restare in religioso silenzio e godere delle energie positive del luogo e della natura in generale.
Neanche le foto con il drone rendono bene la lunghezza delle tombe, soprattutto per via della vegetazione.
Il sito di Goronna è qualificato come una vera e propria necropoli di tombe di giganti, comprendente 4 o forse 5 sepolture, due sole delle quali, con “stele centinata”, si conservano ancora in buone condizioni. Nell’area sono presenti anche i resti di un nuraghe del tipo a corridoio, con muraglia e annesso villaggio.
La sepoltura principale, quella con il corridoio funerario notevolmente lungo di cui si parlava in premessa, presenta un’ampia esedra arcuata (corda di 14,50 mt) e un’imponente stele monolitica, attualmente spezzata (2,40 mt di larghezza e 2,23 mt di altezza), che in origine doveva raggiungere almeno 3,50 mt di altezza.
La seconda tomba, situata a nord-est della precedente, contrariamente alla precedente presenta corpo tombale e esedra ben distinti. Ha un corpo tombale di 18 mt, che chiude ad abside nella parte terminale e da un’esedra semicircolare, mentre la camera funeraria è lunga 12 mt, larga 1,20 mt e alta 1,50 mt. La stele non è più nella posizione originaria ma la si può rinvenire frammentata in varie parti vicino all’esedra.
Le due o probabilmente tre sepolture che dovevano completare il complesso sono situate sul pendio settentrionale del tavolato ma le costruzioni si trovano in pessime condizioni e risultano nascoste dalla vegetazione arbustiva.
Nelle vicinanze si possono osservare i resti di un nuraghe.
La tomba maggiore è stata rilevata dal Lamarmora nel 1840 e nel 1910 da Mackenzie. Fu scavata da Ferruccio Quintavalle nel 1892 e poi fu oggetto di studio da Lilliu nel 1948, documentando le peculiarità architettonniche e gli oggetti rinvenuti.
Fonte informazioni:
-sito Sardegna Cultura.
-S. Demurtas e L. Manca Demurtas, Paulilatino e il suo territorio, Ed. Zonza, 1999.
Come arrivare: Dalla 131, all’altezza di Paulilatino, proseguire sulla SP per Bonarcado per circa 1,7 km, sino a raggiungere una piazzola di sosta sulla sinistra. Su Wikimapia sono indicati due sentieri ma entrambi portano a proprietà private. Il punto esatto di inizio del sentiero da percorrere senza entrare nei terreni privati è 40.089247339502485, 8.738603162365239. Bisogna raggiungere la collina che si vede anche dalla strada, un basso tavolato basaltico. Arrivare sulla sommità non è semplice, visto il fango e soprattutto la folta vegetazione. Il nostro consiglio è andare in primavera.
Foto 2021
Siti vicini: Goronna dista in linea d’aria 2,5 km dal pozzo di santa Cristina e sempre 2,5 km in linea d’aria dal bellissimo nuraghe Lugherras.