
Le prime foto sono riferite alla tomba 3, detta anche “tomba dipinta”, ricca di motivi simbolici e architettonici che decorano con effetto policromatico la cella maggiore.
L’album si riferisce alla necropoli di Mandra Antine, in territorio di Thiesi, costituita da quattro domus de janas.
Nella tomba 3, di cui si è detto poc’anzi, potrete ammirare innanzitutto uno schema taurino (o comunque bovino), con la testa (schematizzata dalla falsa porta centrale) e le corna (rese dalle bande con vertici ricurvi verso l’alto) dell’animale.
Una composizione decorativa analoga era, con buona probabilità, dipinta sulla parete opposta, ma i motivi figurativi, conservati solo in parte, risultano poco leggibili.
Come alzate lo sguardo ecco lo spettacolo: il soffitto risulta suddiviso in venti riquadri a rilievo negativo bordati di rosso e all’interno degli stessi sono raffigurati, in color avorio su fondo nero, altri elementi simbolici: spirali, pseudospirali, semicerchi e bande oblique semplici e doppie.
Sul pavimento, in posizione leggermente decentrata, è presente un focolare delimitato da quattro cerchi concentrici scolpiti con coppella centrale.
Le altre domus sono più semplici: in una (vedasi foto) è possibile notare diverse coppelle.
La tomba è databile al Neolitico finale – Eneolitico. Fu scavata da Ercole Contu nel 1961.
Fonte: sito Sardegna Cultura
Come arrivare: da Thiesi andare in direzione Ittiri e dopo 2,5 km svoltare a sinistra per Romana; proseguire per 5,4 km e girare a destra in una strada segnalata da un cartello turistico.
In alternativa, da nord, da Ittiri, seguire le indicazioni per Romana (SP 28bis), sino a trovare, sulla sinistra le indicazioni per il sito.
Altre informazioni: il sito è attualmente (luglio 2023) gestito dalla cooperativa Siendas Siendas (su fb “Mandra Antine – Visite guidate”). Le visite avvengono sabato dalle 16.00 alle 19.00 e domenica dalle 10.00 alle 13.00. Prenotazione non necessaria.
Il sito è stato inserito all’interno della candidatura dell’Unesco – progetto “Arte e architettura della Sardegna preistorica. Le domus de janas”.