Descritto dal Sequi come «uno dei più notevoli nuraghi della Gallura», è di forma sub-rettangolare, costruito sfruttando un affioramento di roccia granitica diventato parte integrante della struttura.
L’edificio è considerato un nuraghe di tipologia mista: nella stessa struttura infatti, sono presenti caratteristiche tipiche dei nuraghi “a corridoio” (come la planimetria, la presenza di corridoi coperti a piattabanda) ed espedienti architettonici propri dei nuraghi a tholos (come la copertura c.d. a falsa cupola di una camera).
L’ampia facciata rettilinea è rivolta ad est e presenta sulla sommità 8 mensoloni granitici sporgenti dalla muratura, che servivano probabilmente per sostenere una balaustra lignea che coronava la sommità dell’edificio.
Nel terrazzo e nei vari ambienti del nuraghe sono stati rinvenuti numerosi e importanti reperti.
Spiccano tra i reperti bronzei nuragici un pugnaletto ad elsa gammata, una statuetta di offerente e un ripostiglio di bronzi.
Gli oggetti ritrovati hanno permesso di inquadrare la frequentazione del Nuraghe Albucciu in un arco cronologico che va dalla fine del Bronzo Medio all’età del Ferro, cioè dal 1400 a.C. circa al 650 a.C. circa, con un breve interruzione tra l’800 e il 700 a.C.
Altre informazioni: il sito è gestito dalla Ge.Se.Co. srl. La visita per singolo monumento è di 4 €, salva la possibilità scontistica in caso di biglietti cumulativi. La stessa società gestisce anche La Prisgiona, Li
Lolghi, Li Muri, Albucciu, Moru, Malchittu
Fonte informazioni: https://www.gesecoarzachena.it
Come arrivare: Da Olbia prendere la SP 125 in direzione di Santa Teresa Gallura. Prima di arrivare ad Arzachena troverete la segnalazione dell’area archeologica, posta di fronte al parcheggio e raggiungibile a piedi con il sottopassaggio.