Il nuraghe Ascusa è immerso nella vegetazione del monte sant’Antonio a Macomer, in posizione dominante (si vedano le foto dal drone).
Si tratta di un monotorre con scala, nicchia d’andito e camera marginata da due nicchie contrapposte.
Scriveva il Moravetti che «la torre non è pienamente definibile nel perimetro esterno a causa dei crolli e della fitta vegetazione arbustiva, ma è da supporre una pianta circolare del diametro di circa 10/10,50 metri alla base e 9 metri allo svettamento».
L’altezza residua risulta di m 6,50, a SE, e m 4,80 a NO con 13 filari.
L’opera muraria è costituita da blocchi basaltici di medie e grandi dimensioni disposti a filari
orizzontali non sempre regolari.
L’ingresso, volto a SE, presenta luce quadrangolare (largh. m 0,90; alt. m 1,75) con rozzo architrave (largh. m 0,80; spess. m 1,00).
Il corridoio retrostante, lungo m 4,60, ha una altezza iniziale (m 2,58) che cresce gradualmente
verso l’ingresso alla camera (m 3,50): la larghezza (m 0,90) aumenta (m 1,50) al centro, in corrispondenza delle aperture della scala e della nicchia, per poi diminuire nella parte terminale (m 1,25).
Nella parete sinistra dell’andito, a m 2,25 dall’ingresso al nuraghe, si apre il vano scala, accessibile per una porta a luce trapezoidale sormontata da architrave.
La scala, agibile per soli 3 metri prima di essere interrotta dal crollo, è provvista di gradini ed ha sezione ogivale.
La nicchia d’andito, coassiale alla scala, presenta pianta poligonale,
mentre la camera, vagamente circolare in pianta, conserva ancora integra la copertura ad ogiva, alta sul riempimento circa 6 metri.
Il profilo del vano è articolato da due nicchie laterali.
Fonte informazioni: A. Moravetti, Ricerche archeologiche nel Marghine – Planargia, Carlo Delfino Editore.
Foto 2021-2022.