Secondo alcune statistiche è il paese con la più alta densità di nuraghi per kmq: ben 1,72 nuraghi per kmq, vale a dire più di sei volte la media regionale.
Stiamo parlando di Bonarcado, nel Montiferru.
Uno dei nuraghi più rappresentativi è il nuraghe Cuau, un nuraghe «la cui planimetria è molto complessa
sia nel solo bastione antico sia nell’attuale disposizione, che mostra aggiunge nel lato orientale e sovrapposizioni al colmo».
L’edificio è «di forma vagamente rettangolare, con vertici arrotondati e lati lievemente sinuosi», disposto «in una china che discende fino ad un gradone naturale formato da grosse rocce, che si ergono a strapiombo sul sottostante alveo del rio Mannu».
Del bastione si possono intuire almeno tre ingressi, forse anche un quarto. Dai tre ingressi «si accede a lunghi corridoi sovrastati da robusti architravi e coperti con grandi lastre posate di piatto ma i crolli, molto consistenti, consentono
ricostruzioni planimetriche molto parziali e poco estese».
A Bonarcado «era opinione diffusa che da una stanzetta interna ci si potesse calare, per un foro e una buia scala, fino ad un lungo cunicolo sotterraneo che passando nelle viscere della roccia, sfociava al livello del
fiume»
Fonti informazioni: statistiche in P. Melis, I Nuraghi, in “La Sardegna nuragica. Storia e monumenti”.
-sul nuraghe Cuau il virgolettato è di G. Manca, Bonarcado antica: archeologia del territorio, Cscm, 2002.
Come arrivare: Da Bonarcado si prende la prima strada a destra dopo la circonvallazione. Il nuraghe è visibile dalla strada ed è situato in un terreno privato chiuso, con bestiame (2021). https://goo.gl/maps/nTS1T1cbYvWK5WLL8