All’interno del paese di Gesico (Gèsigu), piccolo Comune della Trexenta, potete visitare i resti del complesso nuragico di San Sebastiano.
Un complesso nuragico in cui sono state individuate ben 9 torri!
Tre torri sarebbero da riferirsi al bastione, sei all’antemurale.
Il monumento è costruito in opera a filari regolari, analogamente a quanto documentato negli altri nuraghi della zona, ma alcune parti del complesso risultano costruite in opera poligonale con impiego di massi ciclopici.
Sul mastio del nuraghe fu costruita una chiesa campestre dedicata al santo omonimo e risalente presumibilmente alla seconda metà del Cinquecento. Per la chiesa fu utilizzata pietra locale di media e piccola pezzatura, che corrisponde a quella ancora in situ negli ambienti di epoca punica e romana visibili sopra il bastione del nuraghe.
La chiesa si presenta oggi allo stato di rudere in quanto a partire dagli anni Cinquanta del secolo scorso venne progressivamente smantellata e utilizzata come cava di materiale per le vicine abitazioni.
Attorno alla chiesa sono state indagate numerose sepolture, databili al XVII secolo: gli inumati erano privi di corredo ma portavano accessori liturgici del vestiario quali medagliette devozionali e rosari.
A breve distanza si trova la necropoli di Sant’Amatore.
Nel 2021 l’amministrazione comunale di Gesico ha ottenuto dalla Regione i fondi necessari ad avviare un’indagine archeologica nel nuraghe di San Sebastiano, condotta sotto la direzione scientifica della Soprintendenza.
Fonte informazioni: sito informativo in loco, progetto Patrimonio culturale Sardegna Virtual Archeology, articolo Unione Sarda del 13 aprile 2021, sito del Sistema museale di Gesico.
Come arrivare: prendere
le indicazioni per la chiesa di Santa Giusta. L’ingresso si trova all’angolo tra via Campo Sportivo e via Chiesa. Lì troverete un cartello turistico. A fianco vi è il Museo del Territorio del Sistema museale di Gesico (il Sistema è stato istituito con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 24 del 29 agosto 2022)
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