
A 2 km in linea d’aria dal nuraghe Diana, a Capitana, potete trovare i resti del nuraghe Is Meris.
La struttura è visibile solamente sul lato nord. Il resto del monumento risulta totalmente ricostruito e trasformato in una struttura difensiva della seconda guerra mondiale.
Si tratta del Caposaldo II “Alcamo”, composto da 3 bunker militari, che è possibile visitare internamente.
Nel 1940 «i resti nuragici furono scelti per erigervi le strutture del Caposaldo II “Alcamo”, composto da sei postazioni ottimamente adattate al terreno e camuffate da nuraghe, da casetta campestre, oppure celate alla vista con giochi d’ombra, reti mimetiche, vegetazione e coloriture appropriate.
In queste strutture prendevano posto reparti afferenti alla XIII Brigata Costiera, che divenne 203ª Divisione Costiera nel luglio 1943. Questa difesa era rinforzata anche da reparti tedeschi».
Il nuraghe era verosimilmente un monotorre; ora rimane solamente una piccola porzione muraria a nord est, residua in tre filari di blocchi poligonali di grosse dimensioni, in parte disconnessi.
Poco distante, sempre sul lato nord est, si intravede un paramento murario residuo di tre filari regolari di blocchi di grosse dimensioni, forse un rifascio del monumento. Attorno si notano grossi blocchi di crollo delle strutture.
Fonte informazioni: catalogo Sardegna Cultura, libretto Monumenti Aperti 2008, Comune di Quartu Sant’Elena.
Come arrivare:
da Quartu prendere la strada per Margine Rosso e proseguire verso Capitana. Svoltare a sinistra prima del Green House, in via delle Tamerice, poi salire in via dei Salici ed infine in via dei Ginepri. L’ingresso per il nuraghe e per i bunker è di fronte all’incrocio tra via dei Ginepri e via dei Lecci. https://goo.gl/maps/F1GK4aqWzVsqfYXs6