
Definito come «uno dei più imponenti nuraghi del massiccio del Montiferru», il nuraghe Nuracale di Scano di Montiferro (Iscanu) ha visto solamente di recente la rimozione di una triste impalcatura esterna.
Nel 2019 era stato necessario infatti un intervento di messa in sicurezza «di una parte della cortina muraria, prossima a quella oggetto di crollo, ravvisando la possibilità di caduta di materiali anche di dimensioni consistenti e da elevata altezza sul cortile interno, sull’area esterna antistante e sui ruderi di una capanna nuragica, con grave rischio per la pubblica incolumità e per la salvaguardia del monumento»
Il Nuracale è un nuraghe complesso costituito da una torre centrale inscritta al centro di un quadrato costituito dalle cortine rettilinee di congiunzione delle torri angolari.
Agli archeologi non è chiaro se il nuraghe sia sorto tutto insieme da un articolato progetto unitario o se il corpo quadrilobato si sia sviluppato successivamente addossandosi a un’originaria torre isolata.
La torre centrale conserva un’altezza massima residua di 11 metri.
Al bastione, lacunoso nel suo sviluppo planimetrico a causa dei crolli, si accedeva attraverso un ingresso aperto lungo la cortina est, quasi completamente interrato.
Dai lati del cortile si dipartivano i corridoi d’accesso alle due torri anteriori, praticabili però solo nel tratto iniziale.
Tra le foto seguenti si può vedere una scala ben conservata.
Come in numerosi siti nuragici dell’alto oristanese e di altre aree della Sardegna, Nuracale è stato frequentato sino in età tardoromana.
Fonti:
-M. Sequi, Nuraghi. Manuale per conoscere 90 grandi torri megalitiche della Sardegna, Robbiate, Multigraf, 1985.
-A. Usai, T. Cossu, F. Dettori, Primi dati di scavo sul nuraghe Nuracale di Scano Montiferro, in P. Pes, Archeologia tra Planargia e Montiferru (a cura di A. Usai e T. Cossu), Cagliari, pp 297-313, 2009.
-Determina 8 del 08/02/2019 Soprintendenza Archeologia per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
Come arrivare: Il nuraghe si trova a 2,5 km dall’abitato di Scano di Montiferro, lungo la SP 19 per Sagama, poco distante dal Parco degli Uccelli, un sito che ha come scopo quello della riproduzione e della conservazione di specie rare e che ospita gru, pavoni, ibis sacri, marabù, gazze, fenicotteri, pappagalli, cigni bianchi e neri, oche di magellano, oche barrate indiane, casarche del paradiso e tante altre specie.