
«E che dire del Nuraghe Pedru Cossu di Norbello? Qui il Nuraghe tondo di fuori è quadro al di dentro, ma pur
gli tondeggia in capo una svelta e graziosa cupola, che dal lato dell’uscio s’addentra verso di esso, e dal lato opposto sporge sugli angoli della camera, reggendosi su due lastre quivi attraversate, che danno pur luogo in quegli angoli a due cupolini.
Queste due nicchie di forma ed altezza insolita, che ne hanno
pur dappresso altre della forma consueta a Ghilarza, cioè dire a quarto di pigna, sembrano nate fatte per accogliere due idoli o simboli religiosi o funerei. E questo Nuraghe ha pur la scala quasi diritta. Vedi, quanta varietà nei Nuraghi!»
Così Alberto Maria Centurione nel suo libro edito nel 1886.
Il nuraghe Perdu Cossu è, come notava il Centurione, un monotorre particolare per l’altezza dell’andito e delle nicchie, per il raccordo della scala d’andito ad angolo acuto e per la pianta piriforme della camera.
Fonte informazioni: A. Usai, Scavi nelle tombe di giganti di Tanca ‘e Suei e di Tanca ‘e Perdu Cossu (Norbello, OR), in Quaderni della Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Cagliari e Oristano, 15, 1998.
Come arrivare: il nuraghe è visibile dalla strada che collega Norbello con la SS131 (SP64). Dalla 131 lo troverete sulla propria sinistra.
https://goo.gl/maps/vPDRa4EERrBjRN5w7