Nuraghe Ruju, Torralba

C’è una zona in Sardegna che viene chiamata, in epoca recente, “La valle dei Nuraghi”.
Essa comprenderebbe il Logudoro e il Meilogu, e quindi più o meno i Comuni di Torralba, Giave, Bonorva, Mores, Thiesi, Bonnanaro, Borutta, Cheremule e Ittireddu.
Abbiamo già pubblicato foto e video del Santu Antine e del vicino Oes.
A 2 km esatti in linea d’aria dal nuraghe santu Antine, sempre in territorio di Torralba, sorge il nuraghe Ruju, un nome ampiamente diffuso tra i nuraghi.

Il Ruju di Torralba è un possente nuraghe trilobato, circondato da un vasto villaggio le cui capanne sono purtroppo visibili solo parzialmente.
La struttura del nuraghe è realizzata in trachite e ha un’altezza residua di circa 10 metri, mentre quella originaria doveva probabilmente superare i 12 metri.
Il monumento è costituito da una torre centrale a due piani perfettamente conservati, sulla quale si innesta un classico bastione bilobato frontale con due torri laterali unite da una cortina rettilinea e separate da un cortile intermedio.
L’originaria entrata alla torre principale è occlusa dai massi di crollo delle strutture e dunque, per accedere al monumento, bisogna introdursi dal finestrone superiore.
La camera superiore ha un’altezza di 5,20 metri e presenta due nicchie nel paramento murario, di cui una sopraelevata.
Dal corridoio adiacente al finestrone si dipartono i due vani scala che, in direzioni opposte, portano rispettivamente alla camera sottostante e al terrazzo superiore. La camera inferiore è quasi totalmente piena di macerie, tranne che nella parte apicale dove è sgombra per circa 3 metri; si possono comunque distinguere i profili di tre nicchie disposte a croce.
L’esplorazione è comunque suggestiva e appassionante, per un altro gigante in questa c.d. valle dei Nuraghi.
Fonte informazioni: A. Moravetti, P. Melis, L. Foddai, E. Alba (a cura di), La Sardegna nuragica. Storia e monumenti, Carlo Delfino Editore, 2017.
Come arrivare: https://goo.gl/maps/tpi9wwMbXCKMw6sp8