
A Ghilarza i nuraghi più famosi sono indubbiamente l’Orgono e l’Oschini, che gli appassionati nuragici conoscono bene. Su Nuragando abbiamo pubblicato anche l’album dell’Orgosì, qualche foto del Muraoddine, la tomba dei giganti S’Artare de su Moro e il nuraghe Canchedda.
Questi ultimi sono indubbiamente meno conosciuti. Il nuraghe Canchedda è un nuraghe a corridoio, quindi più antico dei nuraghi c.d. a tholos, e vicino ad esso si trovano due domus, nascoste dalla vegetazione (link nei commenti).
In questo album trovate invece le foto del nuraghe Sumboe, un altro nuraghe a corridoio del territorio di Ghilarza, in mezzo alla campagna.
L’abbiamo cercato diverse volte ma, per via della folta vegetazione che imperversava i sentieri, non l’abbiamo trovato subito, anche perché circondato da tanti terreni privati. Ma finalmente eccolo lì, come vedete nelle foto scattate a novembre 2020.
Come anticipato, si tratta di un nuraghe del tipo a corridoio con tre ambienti, uno a destra, due a sinistra e una scala nel finale del corridoio. Sopra l’ingresso è visibile una finestra che dava luce alla camera superiore, con vano a tholos.
Assieme al nuraghe Suei di Norbello, il nuraghe Sumboe è annoverato tra i nuraghi «senza
camera», che hanno entrambi, invece di camere, «semplici androni coperti parimente da lastre».
Come arrivare: da Ghilarza procedere in direzione del novenario di san Serafino ma deviare per il novenario di san Michele. Prima di arrivare al novenario suddetto troverete un cartello sulla sinistra che indicherà il sentiero da prendere.
Coordinate Wikimapia: 40°5’31”, 8°51’38”.
Su Maps l’abbiamo inserito di recente e sarà presto visibile.
Fonti: Tanda Giuseppa, I Monumenti prenuragici e nuragici. Antichità sarde, in Sardegna nuragica storia e monumenti (1998).