Un altro nuraghe blu. Tra gli appassionati, se si pensa ad un nuraghe blu, quello che viene subito in mente è il nuraghe Genna Corte (o Genna ‘e Corte), a Laconi. In realtà il “fenomeno” della colorazione delle pietre lo si può ammirare anche in altri nuraghi, seppur in misura minore (es: il Lighei di Sedilo o l’Appiu di Villanova Monteleone).
Questo è un altro nuraghe blu: è il Tudderi di Tergu, nel nord Sardegna. Illuminando le pietre interne, viene fuori questa colorazione che potete ammirare in queste foto (ricordatevi che non modifichiamo in alcun modo le foto scattate).
Quel che viene fuori è un nuraghe blu, per l’appunto.
Inoltre è un nuraghe interessante anche perché è un nuraghe di tipo complesso, ad addizione frontale bilobata, purtroppo con notevole crollo e interramento nei lati meridionali. La tholos della camera centrale è ancora intatta e vi si accede da un vistoso crollo, essendo il corridoio originario d’ingresso ostruito dal crollo (e notevolmente interrato) nel tratto iniziale. La camera presenta due nicchie contrapposte, nei lati est e ovest:. A circa m. 0,50 a sinistra dell’ingresso della camera, si ha l’accesso sopraelevato della scala elicoidale destinata a condurre al terrazzo o ai piani superiori, a luce trapezoidale e sormontato da un architrave provvisto di spiraglio di scarico rettangolare.
Nel nuraghe Tùdderi, in particolare, si attua l’espediente del piccolo vano ricavato nello spessore murario della zona frontale; una tecnica piuttosto diffusa nel Sassarese, nell’Algherese e nell’Anglona.
Fonte informazioni: P. Melis, Due nuove stele con “faccina a specchio” da Tergu, in Nuovo Bollettino archeologico sardo, Volume V, 1993-95.
Come arrivare: da Tergu proseguire verso sud. Dopo 2 km svoltare a sinistra in via Berlinguer e proseguire per 3 km sino al punto indicato su Maps. Troverete un cartello indicatore (vedasi le ultime foto). Da lì proseguire a piedi risalendo la collina. https://goo.gl/maps/C7pyL4nGp88bNmDx8