Pozzo sacro di Monteclaro, Cagliari

Il colle di Monteclaro di Cagliari, noto per il bel parco cittadino ora popolato da oche, anatre e tartarughe, è altresì noto tra gli archeologici perché in esso sono stati fatti importanti ritrovamenti ceramici.

Da qui infatti il nome della cultura di Monteclaro, indicata per riferirsi all’Eneolitico recente (2400-2100 a.C.).

La prima scoperta venne fatta dal Taramelli, proprio durante la costruzione dell’ospedale psichiatrico, costruito dove oggi sorge la biblioteca provinciale (ora biblioteca metropolitana).

Più di recente, l’archeologo Nicola Dessì ha invece scorto nel parco i resti di quello che poteva essere un pozzo sacro nuragico e ha subito fatto la segnalazione alla Soprintendenza.

Pianta circolare, pietre lavorate con un tecnica tipica dei pozzi sacri (detta alla martellina), tracce del vestibolo di accesso…

Nel 2013 sono stati quindi effettuati alcuni scavi sotto la direzione dello stesso Dessì ed è stata scoperta, poco distante, una tomba punica a pozzetto, divisa in due da una fila di 5-6 anfore a siluro, con tanto di ritrovamento di due scheletri affiancati. Poi più nulla.

Solamente nel 2021, ad opera dell’Associazione Amici di Sardegna, è stata realizzata e installata una cartellonistica (delle tombe e del pozzo – vedasi foto) ma è ancora tutto da scavare.

Ed infatti il cartellone recita: “probabile pozzo sacro di epoca nuragica”.

Insomma, quando riandrete a fare una passeggiata al parco, cercate i cartelli e fermatevi a riflettere su quanti tesori è piena la Sardegna e quanti ancora sono da esplorare e studiare.

Fonti: Cagliari, un pozzo sacro a Monteclaro. Da lunedì iniziano gli scavi archeologici, 31 maggio 2013, Unione Sarda, articoli vari, intervista a Nicola Dessì, cartello in loco.

Come arrivare: il pozzo è vicino all’ingresso di via Liguria. https://goo.gl/maps/89xu6Nb99vG7LUf2A.

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