
Tra i monumenti nuragici sono pochi i c.d. templi a megaron.
Li abbiamo trovati ad esempio ad Arzachena (Malchittu), a Su Romanzesu a Bitti, a Norbello (Orconale), a Villagrande Strisaili (S’Arcu ‘e is Forros), a Dorgali (Serra Orrios), ad Alà dei Sardi (Sos Nuratolos) e quello più grande, Sa Domu de Orgia a Esterzili.
Il megaron è definibile come «un edificio a pianta rettangolare i cui lati lunghi si prolungano in avanti (in antis) a formare ante che delimitano un atrio di ingresso agli ambienti interni. Si definisce doppio in antis quando il prolungamento dei lati lunghi è presente anche nella parte posteriore del tempio
priva di accesso alla cella» (così M.A.Fadda).
È stato sottolineato come la forma assunta da questi templi possa essere dovuta da possibili contatti culturali con il mondo del Mediterraneo orientale.
Il tempio di quest’album è il tempio di sa Spadula, costituito apparentemente da un’unica camera quadrata.
Sopra il tempio è stata costruita, forse nel XIX secolo, una struttura abitativa e vi è stato addossato un grande recinto per il bestiame.
Sempre in epoca nuragica è stato costruito anche un pozzo, forse anch’esso con valenze sacre. Tale struttura, secondo la relazione della Soprintendenza, risulterebbe «ancora in uso da parte dei proprietari terrieri e messa in sicurezza con l’apposizione di un tombino di cemento».
A poche centinaia di metri dal tempio è stato trovato un deposito votivo di vasetti miniaturistici mentre l’intera area era disseminata di strumenti litici protostorici, in particolare macine e teste di mazza.
Fonte informazioni: Decreto n. 92 del 8 luglio 2014 della Soprintendenza Archeologica della Sardegna.
Come arrivare: dall’abitato Gonnosfanadiga troverete diversi cartelli indicatori, che vi porteranno nell’area. L’area è recintata e per visitarla è necessario chiamare un numero indicato da un cartello in loco (vedasi terz’ultima foto). Al numero risponderà un allevatore e agricoltore che ha terreni vicino all’area e cura la chiesa di San Giacomo e il giardino antistante e si occupa delle visite guidate al tempio a megaron (fonte: Gonnosfanadiga: allevatore, custode e guida turistica, Unione Sarda, 30 maggio 2021).
https://goo.gl/maps/H2Mo6gbFWLFLdyzu7.