A Nulvi, in Anglona, vi è un interessante e poco conosciuto tempio a pozzo (o pozzo sacro): il tempio di Irru.
Il monumento è in pietra calcarea, con sviluppo di ben 16 x 7,5 mt.
Si distinguono tre corpi d’opera:
1) la tholos (priva di scala) e il vestibolo,
2) un primo atrio antistante fortemente danneggiato,
3) un secondo atrio di 50 cm.
La camera del pozzo, perfettamente circolare, risulta profonda 4,5 mt.
Nella parete della seconda assise inferiore è presente una canaletta di entrata della vena sorgiva. Una scanalatura, che si allarga ad imbuto, ne facilita e gradua l’uscita che, defluendo nella canaletta, attraversa tutto il monumento (vedasi foto).
Nella facciata, costruita in conci di calcare squadrati “a coda di rondine”, da notare il motivo “a bugne”.
Numerosi i reperti recuperati nell’area (vedasi foto alla fine dell’album), tra cui si segnala una testa d’ariete e numerosi conci finemente lavorati, alcuni di forma triangolare che segnavano la parte sommitale della copertura a doppio spiovente che caratterizzava l’atrio, in modo simile a quanto accadeva per la fonte di Su Tempiesu a Orune.
Sono stati inoltre recuperati vari frammenti di modelli di nuraghe.
Fonti: cartello informativo in loco, didascalie museo Perfugas, relazione sul provvedimento di tutela della Soprintendenza.
Come arrivare: Da Nulvi prendere la SS 127 per Martis seguendo queste indicazioni https://goo.gl/maps/sgABt6wF76jjhN3t8
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