Tomba megalitica Pranu Siara, Suelli

Viene considerata un unicum sia per la sua monumentalità che per le caratteristiche strutturali, che risultano pressoché inedite: è la tomba megalitica Pranu Siara di Suelli.

L’esplorazione non può non suscitare emozione e meraviglia proprio per le caratteristiche che la differenziano rispetto alle altre tombe. La tomba risalirebbe alla seconda metà del III millennio a.C.

Il monumento presenta un corridoio lungo circa 6 metri, ai lati del quale si affacciano 12 celle disposte in due ordini sovrapposti, di pianta quadrangolare, con dimensioni medie di circa un metro di larghezza, altezza e profondità. Le celle sono coperte da due grandi lastre accostate e anche il corridoio doveva avere un’analoga copertura piana a lastroni.

È definibile come ipogeo megalitico: ipogeo perché realizzata all’interno di una trincea scavata nel banco di marna naturale, con le quote delle lastre di copertura al livello del piano di campagna; megalitica perché costruita con grossi blocchi tendenzialmente lastriformi e copertura piattabandate realizzate con lastre di notevoli dimensioni.

Scoperta negli anni settanta del secolo scorso, è stata fatta oggetto di una serie di interventi di scavo clandestino fino alla segnalazione alla Soprintendenza, avvenuta nel settembre del 1982, cui è seguita l’apposizione del vincolo Ministeriale, che ne ha sancito il grande interesse scientifico.

Se l’adozione della formula mista, ipogeica e megalitica, può vagamente richiamare la tomba campaniforme di Bingia’e Monti-Gonnostramatza, scavata da Enrico Atzeni, per l’impianto planimetrico generale si dispone di pochi e vaghi confronti, tutti riferibili ad ambito Monte Claro: le tombe di Santu Luxori-Barumini e Nerbonis a Gesturi.

È detta anche Costera Baugodi o Zinnigas.

Tra i materiali rinvenuti, per lo più riferibili alla facies campaniforme (da qui la datazione alla seconda metà del III millennio a.C.), si contano una quarantina di frammenti ceramici decorati caratteristici, circa 300 vaghi di collana, tratti da conchiglie, sia del tipo a
dischetto forato che ellittici, da canini di canide, da zanne di cinghiale, da c.d. canini atrofici di cervo.

Nella tomba sono state anche rinvenute molte ossa umane rimaneggiate. Si è riuscito a risalire ad un individuo femminile di circa 18-23 anni e un individuo maschile di circa 40 anni.

Fonte informazioni:
-cartello informativo in loco,
-D. Cocco, F. Nieddu, Pranu Siara (Suelli, Prov. di Cagliari), in Notiziario di Preistoria e Protostoria -2014, 1.IV,
-L. Caria, F. Candilio, T. Hajdu, I. Pap, “La tomba megalitica ipogeica di Pranu Siara : risultati preliminari dello studio antropologico”. Salone Archeologia e Turismo Culturale, 2020.

Come arrivare: da Suelli prendere le indicazioni per la cappella della Madonna della croce. Lasciare la macchina nelle vicinanze della cappella. la tomba sorge sul ciglio occidentale dell’altipiano, in posizione di dominio sulla vallata percorsa dal Riu Mannu.

https://goo.gl/maps/AuDrcwJM13j1TvAz6