Le avete sicuramente viste. O almeno, avete visto le più famose, quelle a coppia (vedasi prima foto).
Le avete viste dalla SS131, prima di dover pensare a rallentare per non incappare nell’autovelox di Monastir.
Loro sono sempre lì, da millenni, nel monte Zara.
Quelle che vedete facilmente sono le domus de janas “Is ogus de su monti”, che appunto formano una coppia il cui accesso guarda alla cittadina di Monastir.
Ma la necropoli di monte Zara è vasta e diffusa su tutto il monte. Dalla strada non sembra così grande ma provate ad avventuravici. Noi ci siamo andati due giornate piene e dovremo tornarci per trovare tutte le domus presenti (o comunque per trovarne di più). Convenzionalmente si suddividono le domus in due gruppi: il gruppo nord e il gruppo sud. Is ogus de su monti fanno parte del gruppo nord.
Tra le foto vedrete diverse domus, diverse tra loro. Non sono tutte facili da trovare: bisogna avventurarsi in un terreno difficile e ricco di fichi d’india. Inoltre il monte è ricco di grotticelle naturali: penserete di aver trovato delle domus ma saranno delle grotte. Non spazientitevi e continuate a cercare.
Fidatevi, ne varrà la pena. Se poi salite in cima al monte avrete un fantastico panorama di tutto il Campidano.
Ora guardate le foto: la prossima volta che passerete a Monastir direzione Cagliari siamo sicuri che alzerete lo sguardo e direte: eccole, le vedo. Is ogus de su monti. Un’altra testimonianza della Sardegna pre-nuragica, di chi ha abitato questa terra prima di noi migliaia di anni fa.
Come arrivare: entrare dentro Monastir e andare verso viale Europa. All’intersezione tra via Genova e viale Europa si trova un cavalcavia. L’ingresso al monte potrete prenderlo da lì. Per andare al gruppo nord salire il monte sulla sinistra. Per “Is ogus de su monti” il sentiero è più o meno segnato e troverete facilmente un’altra domus lungo il vostro cammino. Per le altre dovete faticare un po’. Ma volete mettere la felicità di trovare una domus nascoste in mezzo alla vegetazione?
Google Maps
Siti vicini: ovviamente la necropoli di monte Olladri (o Olladiri o Is Arutas)
