«Nella fase iniziale del Bronzo finale (1200 a.C.) si registra in tutto il territorio della Sardegna
la nascita di un’architettura dai tratti monumentali funzionale alla captazione e alla raccolta
delle acque sorgive che era sconosciuta nelle fasi precedenti dell’età del Bronzo. (…)
La capillare diffusione in tutta la Sardegna dell’architettura dei pozzi e delle fonti sacre può
essere giustificata dall’urgente necessità di risolvere un grave problema di carenza d’acqua che
poteva modificare e compromettere anche l’economia dell’isola basata, in alcuni areali, prevalentemente
sull’agricoltura. Non si può escludere che la nascita stessa del culto dell’acqua abbia avuto origine dalla volontà comune di scongiurare un’ulteriore riduzione delle riserve idriche, una risorsa ritenuta importante a tal punto che, per esorcizzare il problema, l’elemento stesso divenne oggetto di culto, dedicato alle divinità idrologiche sotterranee legate alla forza
generatrice dell’acqua, vitale nei ritmi biologici della natura».
Così M.A. Fadda nell’architettura dedicata al culto dell’acqua, in A. Moravetti, E. Alba, L. Foddai, La Sardegna nuragica. Storia e materiali, Carlo Delfino Editore, 2014 (cfr. https://nuragando.altervista.org/…/pozzi-fonti-sacre-e…/)
La fonte nuragica di quest’album è la fonte di Olosti, in territorio di Orgosolo.
Come arrivare: dalla SS389var prendere l’uscita per Pratobello/Orgosolo e dirigersi verso Orgosolo. Proseguire nella SP2bis sino ad un incrocio in cui troverete sulla vostra sinistra una pinnetta. Svoltate a sinistra e troverete, sempre sulla sinistra, le indicazioni per la fonte nuragica (si veda foto) https://maps.app.goo.gl/mNoJjd7tkCRMFabx5
Siti vicini:
la fonte si trova nelle vicinanze dell’area archeologica di Sirilò https://nuragando.altervista.org/area-archeologica-di…/ e della necropoli di Oreharva https://nuragando.altervista.org/necropoli-di-oreharva…/