Parco dei Petroglifi, Cheremule

Facilmente raggiungibile dalla 131, tra Thiesi e Torralba, non molto distante da uno dei più bei nuraghi della Sardegna, vale a dire il nuraghe di Santu Antine, ed esattamente nelle campagne del Comune di Cheremule, trovate il c.d. Parco dei Petroglifi.

Per chi non fosse pratico del termine, per “petroglifo” si intende letteralmente una «incisione figurativa su roccia, manifestazione dell’arte dei popoli preistorici».

Il Parco dei Petroglifi di Cheremule comprende le Necropoli di Moseddu (chiamata anche Museddu o Musedu), Mattarigotza e Tennero, per un totale di 37 domus de janas.

Si tratta di sepolture del Neolitico recente (II metà del IV millennio a.C.), riutilizzate ampiamente nel corso dell’Eneoliticico.

La tomba più celebre è la Tomba Branca, famosa appunto per i petroglifi incisi, raffiguranti una ventina di figure antropomorfe
(https://www.facebook.com/nuragando/photos/a.689101564885168/977446739383981).

Come arrivare: le Necropoli sono vicine tra loro, segnate anche su Google Maps.
Queste le indicazioni di Google Maps:
https://goo.gl/maps/2DzzeNiMYeqa2Lz89
https://goo.gl/maps/Li2Mfm5T28ZjYKUL6
Si può arrivare facilmente in macchina seguendo gli appositi cartelli stradali.
Purtroppo (informazioni aggiornate all’estate del 2020) l’area non è gestita e le strade per le domus risultano ricoperte di vegetazione. La necropoli di Museddu è quella che risulta maggiormente accessibile.