
Nel paese di Emilio Lussu, Armungia, è possibile visitare un nuraghe posto proprio all’interno del centro abitato (esattamente sul margine est-nord-est).
Si tratta di un monotorre dal diametro di circa 13 metri alla base e un’altezza residua massima di 10,5 metri.
L’opera muraria esterna, di cui si conservano 21 filari di blocchi di scisto calcareo, diventa più accurata man mano che il paramento risale verso l’alto, con pietre che vanno diminuendo di proporzione dal basso verso la sommità.
La parete d’ingresso al monumento, orientata a sud-est, mostra un vistoso restauro finalizzato a reintegrare le strutture murarie asportate e riutilizzate nell’Ottocento nell’edificazione del vecchio palazzo municipale.
Nel 1985, oltre a resti di manufatti ceramici di età nuragica, fu rinvenuta una fibbia bronzea datata all’VIII – IX secolo d.C. Con il completamento dell’indagine riemerse una cisterna di età bizantina, intonacata in coccio pesto, probabilmente riutilizzata nel tempo anche come sepoltura. La cisterna costituisce così una testimonianza del riutilizzo dell’edificio in epoca tardoantica e altomedievale.
Altra particolarità: a 3,50 metri di altezza dal pavimento della camera, nel tratto di parete compreso tra il corridoio e la cella a sud-ovest, si apre l’ingresso della scala ricavata all’interno della massa muraria che conduceva al terrazzo. La scala (0,95 metri di larghezza per 2,10 metri di altezza), conserva 17 gradini ed è rischiarata da una finestrella rettangolare nel tratto iniziale.
Fonte informazioni: sito Sardegna Cultura.
Foto dicembre 2021
Come arrivare: il nuraghe si trova in mezzo al centro abitato, segnalato da apposita cartellonistica. Il nuraghe fa parte del sistema Museale di Armungia, composto anche dal Museo etnografico “Sa Domu de is Ainas”, Bottega del fabbro, Museo storico “Emilio e Joyce Lussu”.
La biglietteria è presso il Museo etnografico “Sa Domu de is Ainas” in Piazza Municipio s/n.