Villaggio di Tiscali, Dorgali

La bellezza di Tiscali è anche il sentiero per arrivarci, in mezzo a una bellissima natura, con panorami stupendi e silenzi “da ascoltare”.

Tiscali, sito tra i più noti in Sardegna, si tratta di un villaggio preistorico celato dentro una grotta – più correttamente in una dolina – nel Supramonte, sulla sommità del Monte Tiscali (500 m circa s.l.m.) che si eleva a destra del Rio Sa Oche nella Valle di Lanaittu.

Oggi la ricerca storico-archeologica sostiene che i Sardi che abitarono il villaggio negli ultimi tempi «non possono essere assimilati alle comunità nuragiche poiché, quando la Sardegna fu annessa all’amministrazione di Roma (238 a.C.), la Civiltà Nuragica era estinta da qualche secolo e la Sardegna centro-orientale era abitata dalle Civitates Barbariae»

L’insediamento è costituito da un centinaio di ambienti e vani sussidiari distribuiti a nord e a sud-ovest della dolina; alcuni muri si appoggiano direttamente alle pareti rocciose o sfruttano la conformazione della roccia. Le strutture presentano pianta rettangolare, quadrangolare, circolare o ellittica.

I muri, di modesto spessore, erano realizzati mediante l’utilizzo di pietre in calcare locale appena sbozzato e di malta; la malta era ottenuta miscelando suolo argilloso (terre rosse) e ghiaia, con l’aggiunta anche di inerti organici. La tessitura muraria era regolarizzata riempiendo di malta gli interstizi tra una pietra e l’altra; la malta era poi esternamente levigata seguendo l’aggetto delle pareti. Negli spessori murari interni erano spesso ricavati degli stipetti e delle nicchie per custodire gli arredi. Talune strutture presentavano forma tronco-conica con pareti aggettanti e, forse, copertura a tholos o straminea (tronchi e frasche) a scudo.

L’indagine archeologica di due strutture (scavi 1999) e le raccolte di superficie hanno consentito il recupero di materiali di età nuragica e di età romana. All’età nuragica appartengono i frammenti ceramici (tegami con decorazione a pettine, ollette, tazze carenate, vasi carenati, brocche con decorazione a cerchielli, etc.) afferenti a contesti che vanno dal Bronzo Medio (XV-XIII sec. a.C.) al Bronzo Finale (XII-IX sec. a.C.) e all’Età del Ferro (IX-VIII sec. a.C.).

Per una sicura attribuzione cronologica e culturale delle strutture insediative occorrerà attendere il proseguimento degli scavi archeologici.

Qualche ipotesi è stata avanzata a partire dalle due fasi costruttive: «il muro della prima fase ha un aspetto avvicinabile alle murature nuragiche, caratteristica ravvisabile anche in un ambiente a pianta circolare osservabile nella parte nord del sito, mentre le murature della seconda fase e gran parte delle strutture a vista dell’insediamento, la cui tecnica costruttiva non è tipicamente nuragica, potrebbero essere relative a un contesto successivo all’età nuragica, cronologicamente inquadrabile nell’età punica se non nell’epoca romana repubblicana e tardo repubblicana».

In generale l’evidenza archeologica consente di interpretare il sito come un insediamento civile, costituito da strutture abitative, magazzini, recinti per custodire gli animali, etc., legato allo sfruttamento agro-pastorale del territorio (Valle di Lanaittu, altopiani e radure limitrofi), costruito in un punto naturalmente riparato e protetto dalle intemperie come dalla calura estiva.

L’insediamento di Tiscali rappresenta un caso unico per originalità topografica e architettonica; l’interesse storico archeologico del sito è legato allo studio delle scelte insediative in Età Nuragica e nei secoli successivi fino all’avvento di Roma.
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Fonte informazioni: http://www.museoarcheologicodorgali.it/wp/Reperto%20Sito/tiscali/

Come arrivare:
Per arrivare a Tiscali ci sono tre percorsi: uno parte dalla Scala di Surtana, (punto di partenza del percorso per Campu Donanigoro passando da Dorgali), due partono dalla Valle di Lanaittu in territorio di Oliena.
Noi abbiamo fatto un percorso che parte da Oliena (il consiglio è farlo la mattina presto): dalla sorgente di Su Gologone (consigliamo di fermarsi al ritorno) si sale per la Valle di Lanaittu. Ci si troverà di fronte a un bivio: a destra si raggiunge l’area in prossimità della grotta di Sa Oche, della grotta Corbeddu e dell’area archeologica di Sa Sedda ‘e sos Carros (prossimo album).
Per Tiscali proseguire sulla sinistra fino a quando la macchina lo consente. Da lì la cartellonistica che vedete nelle foto (il sentiero 401 è segnato sulle rocce).

Altre Informazioni: l’area di Tiscali è gestita; costo biglietto 5 €