
Altri due monumenti di Ghilarza, anch’essi poco conosciuti: il dolmen e la domus de janas Tanca de Sas Chessas.
Il nome è legato alla località, appunto Sa Tanca de Sas Chessas, posta al confine con Abbasanta, più o meno all’altezza del distributore di Losa sulla SS131.
Arrivare nell’area non è facile e una volta lì, circondati da ricogliosa vegetazione, vi sembrerà di essere fuori dal mondo, come spesso capita in luoghi in cui sono ancora presenti testimonianze prenuragiche poco frequentate.
I due monumenti vengono citati anche nella Guida alla visita del territorio di Ghilarza, a cura dell’Associazione archeologica culturale Orgono che potete trovare nella biblioteca comunale di Ghilarza.
Nella guida citata si descrive la domus, all’interno di «un masso ricoperto da muschi e licheni», come «a cella singola preceduta da una piccola anticella, col pavimento ripartito da un cordolo trasversale».

Il dolmen viene segnalato come «nascosto alla vista dalla ricogliosa vegetazione con il lastrone sommitale slittato a terra dai piedritti che lo sorreggevano».
Come arrivare: come detto, arrivare non è facile. Le coordinate della domus sono 40°6’15″N 8°47’35″E, quelle del dolmen 40°6’18″N 8°47’41″E (fonte Wikimapia). Per arrivare si può o prendere una pericolosa deviazione prima di arrivare al distributore Losa o prendere la prima strada sulla sinistra prima di entrare ad Abbasanta (la strada quasi di fronte al parco) o passare dalla strada parallela alla 131 dove si trova l’Uturischela (si veda l’album relativo).