Lo si potrebbe chiamare “il nuraghe conteso”, visto che sorge al confine di ben tre Comuni: Aidomaggiore, Dualchi e Sedilo.
Al Caddaris, come al Zuras di Abbasanta (https://www.facebook.com/media/set/?vanity=nuragando&set=a.1106120603183260) o al Santa Barbara di Villanova Truschedu, è possibile ammirare, durante il solstizio d’inverno all’alba, un particolare fenomeno luminoso all’interno del monumento: dalla finestrella di scarico si proietta un fascio di luce che va ad illuminare la nicchia centrale proiettando un’immagine taurina.
Come si può evincere dalle foto, si tratta di un nuraghe a tholos, con ingresso trapezioidale lungo 4,60 mt, sormontato da un architrave con spiraglio di scarico.
Lungo il corridoio, a circa m. 1,50 dall’ingresso, si apre sulla sinistra una nicchia di pianta semicircolare, a cui corrisponde sulla destra una scala, larga circa 1 m., a sviluppo presumibilmente elicoidale, oggi inaccessibile a causa del crollo.
La camera, con copertura a tholos realizzata da pietre di grande e media dimensione, è di forma circolare (4,60 x 5 m. circa) con tre nicchie disposte secondo uno schema cruciforme e la nicchia al centro, più alta delle altre, a luce triangolare.
Intorno ai lati nord ovest e sud vi sono i resti di una muraglia megalitica che si conserva per un’altezza di circa due filari (massimo tre) costituita da massi di grandi dimensioni e che doveva probabilmente circondare il nuraghe.
A circa 175 mt si trova un corso d’acqua e a circa 200 mt una sorgente.
Fonti informazioni: sito Comune Aidomaggiore, sito Comune Dualchi
Come arrivare: per arrivare al Caddaris si può o prendere la deviazione per la località Santu Antine ‘e Campu dalla strada Sedilo-Noragugume o percorrere la strada da Dualchi, superando il Biriola (percorso consigliato tra i due).
Google Maps:Â https://goo.gl/maps/XuRfDGiYDhiQBVRv8