«Or vuolsi novità più inattesa? Ecco nuraghi senza camere. Sono il Suei di Norbello e il Sumboe di Ghilarza, che hanno entrambi, a vece di camere, semplici androni coperti parimente di lastre (…). Certo moli di struttura tanto diversa dai consueti nuraghi recano almen sospetto di scopo diverso dall’ordinario».
Così scriveva, con tanta meraviglia, negli anni ’80 del 1800, il gesuita Alberto Maria Centurione, che visitò il territorio del Guilcier guidato dal Reverendo Michele Licheri, poi parroco di Ghilarza dal 1901 a 1922, paese di cui era nativo.
Del Sumboe abbiamo già pubblicato l’album (https://www.facebook.com/media/set/?vanity=nuragando&set=a.1096262410835746) e qua pubblichiamo alcune foto del Suei di Norbello (https://www.facebook.com/scorcidisardegna/posts/158422922866436).
«L’articolazione planimetrica del piano terra consiste in un lungo corridoio sinuoso che lo attraversa interamente da nord a sud, ai cui estremi sono due ampi e comodi accessi e sul quale s’affacciano due stanzette o, per meglio dire, grandi nicchie, alte e disposte sullo stesso lato occidentale, a diversa altezza per il dislivello naturale su cui l’edificio fu posto. (…)
A sud, a circa la metà del lungo paramento murario, prende avvio una rampa di scale (ora in buona parte ostruita), dallo svolgimento curvilineo, che portava ai piani superiori di cui l’edificio era chiaramente fornito».
Fonte informazioni: A. M. Centurione, Studi recenti sopra i Nuraghi e loro importanza, 1888.
G. Manca, A. Pinna, F. Parascandolo, M. Marras, Norbello e Domusnovas Canales. Appunti di vita comunicaria, Ed. Grafica del Parteolla, 2004.
Come arrivare: il nuraghe è vicino in linea d’aria alla tomba dei giganti Tanca Suei. Abbiamo aggiunto il punto su Google Maps: https://goo.gl/maps/kXcceks1PV1Ane5M8.